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domenica 20 dicembre 2020

7 - Life on Mars ? - David Bowie. Non conosco.

Potrei dilungarmi con le mie consuete dissertazioni fuori tema su Dawid Bowie però, mi spiace, non lo conosco.

Dopo i primi giorni di contatto, sono diventato il mezzo di trasporto ufficiale per “casa-lavoro”. Magra consolazione, ma le lunghe strade si percorrono a piccoli passi, mi pare di aver sentito una cosa del genere da qualche parte.

Vagabondiamo piu’ spesso. Timidi giri post lavoro, Maggio, per quanto primaverile, in Belgio non garantisce la piacevolezza del clima notturno mediterraneo. Il suo attuale lavoro lo tiene inchiodato per molte ore al piano terra di una struttura fatta di finestre e mattoncini rossi con una ressa di persone che si accalcano per entrare ed uscire in fasce orarie ben precise. Di tanto in tanto mi lancia uno sguardo dalla larga finestra in legno rosso e mi sorride.

Le prime sere “on tour” sono semplici deviazioni al classico percorso. Io mi comporto bene, gli do una buona erogazione, sono compatto e rotondo, non sbando, ho una buona frenata (per quanto possa definirsi buona la frenata di una Vespa..), reggo bene in curva. Non ho lo scatto della classica Vespa 2t, ma ai mille semafori della città facciamo bella figura tra plasticosi scooters impegnati nelle consegne alimentari e le varie ricche, mai impolverate, “4 ruote” con scarichi cromati e ruote da 200.000 pollici. Ogni tanto si vede una Twingo.

Ho notato una strana cosa nelle ultime sere, canticchia. Esce dai mattoncini con finestre ed ha lo sguardo alla Rocky (il terzo, dopo che le ha prese da Baracus (Clubber Lang). “Quello” non e’ Mr. T, Laurence Tureaud, mi spiace; è Bosco "P.E.- Pessimo Elemento" Baracus dell’ A-Team e vi sfido a contraddirmi). Mette la chiave, usa la pedivella, sale stancamente. Da un pò di gas e ci avviamo scendendo in corsa dal cavalletto (senza impennare, barbari). Andiamo avanti qualche centinaio di metri, accosta, accende una PallMall uscita da un pacchetto malconcio nella tasca sinistra del giubbino. Quì fanno dei pacchetti enormi , risparmi sul prezzo di acquisto, una specie di 3x2 del tabagista ma sbagli, inevitabilmente quando in un pacchetto delle dimensioni di un televisore a valvole ne restano meno che sette e pensi di impegnare la cattedrale di spazio rimanente
infilandoci semplicemente l’accendino, ne spezzi almeno 3. Addio risparmio. Ci rimettiamo in marcia, sigaretta nella mano sinistra, ora ha gli occhi vispi.  Sento lo spillo  che si allontana dalla sua comoda posizione di sonnolente inerzia tirato su dal filo d’acciaio intrecciato che si arrotola per meno di mezzo giro sulla puleggia di plastica attaccata al tubo destro del manubrio. La benzina si getta nel vuoto dal serbatoio verso il filtro e via nei tubicini talvolta colorati fino al carburatore.

Candela, scintilla, pistone, spingo, sorride. Sento un mormorio, penso sia una piccola pietra incastrata distrattamente tra i tasselli delle gomme. I miei giri aumentano, il mormorio si trasforma in un canto (glisso su intonazione e pronuncia), “but the film is a saddening bore, for she’s lived it ten times or more, she could spit in the eyes of fools, As they ask her to focus on”, il gas è spalancato, mi ritrovo a dare il cuore mentre mi lancia tra strette strade e cumuli di auto in fiamme, freddo equatoriale e foreste arse dalla neve nel luminoso buio notturno ...“SaaAaaailors fighting in the dance hall, oh man! Look at those cavemen go, it’s the freakiest show, take a look at the Lawman, beating up the wrong guy, oh man! Wonder if he’ll ever know, he’s in the best selling show, is there life on Maaaaaaars?”. Credo di morire mentre il mio cuore pompa forsennato sotto la scocca, mi manca il fiato quando a fine corsa acceleratore non ho piu’ giri da offrire, nulla è ostacolo in una strada fatta di curve che si distendono al nostro passaggio.

Vorrei saper volare, invece sono “solo una Vespa” ma questo, forse Lui non lo sa.

 

David Bowie - Life on Mars?

It’s a god-awful small affair – (È una piccola storia spiacevole)

To the girl with the mousy hair – (Per la ragazza dai capelli slavati)

But her mummy is yelling “No” – (Ma la mamma sta gridando “No”)

And her daddy has told her to go – (E suo Papà le ha detto di andarsene)

But her friend is nowhere to be seen – (Ma il suo amico non si vede da nessuna parte)

Now she walks through her sunken dream – (Ora Lei ripercorre il suo sogno naufragato)

To the seat with the clearest view – (Andando verso il posto con la vista migliore)

And she’s hooked to the silver screen – (Ed è incollata al grande schermo)

But the film is a saddening bore – (Ma il film è di una noia mortale)

For she’s lived it ten times or more – (Perché lei lo ha vissuto dieci volte, o più)

She could spit in the eyes of fools – (Potrebbe sputare negli occhi degli stupidi)

As they ask her to focus on – (Quando le chiedono di concentrarsi)

CHORUS – (RITORNELLO)

Sailors fighting in the dance hall – (Marinai che lottano nella sala da ballo)

Oh man! Look at those cavemen go – (Accidenti! guarda quei cavernicoli che vanno)

It’s the freakiest show – (È lo spettacolo più bizzarro)

Take a look at the Lawman – (Da’ un’occhiata all’ uomo di legge)

Beating up the wrong guy – (Che dà addosso al ragazzo sbagliato)

Oh man! Wonder if he’ll ever know – (Accidenti, Chissà se saprà mai)

He’s in the best selling show- (Che è nello spettacolo di maggior successo)

Is there life on Mars? – (C’è vita su Marte?)

 

It’s on Amerika’s tortured brow – (E’ sulla fronte torturata dell’America)

That Mickey Mouse has grown up a cow – (Che Topolino è cresciuto come una mucca)

Now the workers have struck for fame – (Ora i lavoratori hanno raggiunto la fama)

Cause Lennon’s on sale again – (Perché Lennon è di nuovo in vendita)

See the mice in their million hordes – (Guardate i topi in milioni di orde)

From Ibeza to the Norfolk Broads – (Da Ibiza alle pianure del Norfolk)

Rule Britannia is out of bounds – (“Rule Britannia” è bandito)

To my mother, my dog, and clowns – (Per mia madre, il mio cane e i clown)

But the film is a saddening bore – (Ma il film è di una noia mortale)

‘Cause I wrote it ten times or more – (Perché l’ho già scritto dieci volte, o più)

It’s about to be writ again – (Sta per essere scritto di nuovo)

As I ask you to focus on – (mentre ti chiedo di concentrarti)


«Mi incamminai lungo Beckenham High Street a prendere l'autobus per Lewisham per andare a comperare scarpe e camicie, ma non riuscii a togliermi quel motivetto dalla testa... Iniziai a lavorarci su al pianoforte e già nel tardo pomeriggio completai l'intera parte lirica e la struttura melodica. Rick Wakeman mi raggiunse un paio di settimane dopo arricchendo gli arrangiamenti al piano, mentre Mick Ronson creò una delle sue prime e migliori partiture di archi».  David Bowie


Life on Mars? è una canzone scritta dall'inglese David Bowie, pubblicata come 45 giri il 22 giugno 1973. Quarta traccia dell'album Hunky Dory. La sua origine potrebbe risalire al 1968, quando al Duca Bianco venne dato il compito di adattare il testo di una canzone francese di Claude François (Comme d'habitude). Bowie scrive allora “Even a Fool Learns to Love” che racconta di un clown, la cui allegria viene soggiogata dall'improvvisa scoperta dell'amore. Il brano non è accettato per le obiezioni dell'editore francese della Decca Records (vogliamo una star, non quel cafone di Bromley). Paul Anka si prende l’incarico e scrive il brano “My Way”, portato al successo da Frank Sinatra. David non ha mai digerito questo accadimento ed anni dopo partendo dagli accordi di My Way ha sviluppato una canzone diversa ma che potesse rivaleggiare con il successo internazionale della prima che interpretata da Sinatra ha raggiunto ogni angolo del mondo. Lo stesso Bowie ammette che, probabilmente senza “My Way” non sarebbe esistita “Life on Mars?”, motivo per cui nelle note di copertina di Hunky Dory, accanto al titolo della canzone c'è la scritta autografa "inspired by Frankie".

Una ragazza come tante altre, delusa dalla realtà. Realtà che teme e schiaccia sogni e speranze di chi non si adatta ai suoi schemi. Si isola dal mondo che non rispecchia le sue visioni, si rifugia in un’altra realtà, fittizia. Marte, luogo lontano, astratto, ideale. Esiste una vita migliore e più degna di essere vissuta di quella che stiamo vivendo?

Ossea interpretazione di un testo con tanti riferimenti e metafore.

“Life On Mars” è il titolo di una trasmissione televisiva inglese degli anni ’60. “Look at those cavemen go” è la citazione di un verso della hit  Alley Oop degli Hollywood Argyles (Look at that cave man go). Rule Britannia” è un poema scritto da James Thomson (1700-48) e musicato da Thomas Augustine Arne, intorno al 1740, sorta di inno nazionale “ufficioso” in voga soprattutto nel XIX secolo rappresenta per più di un secolo l'imperialismo britannico nel mondo. Probabili riferimenti politici come quello a Lennon/Lenin (cantando Bowie pronuncia “Lennon” come se fosse “Lenin”). Marte, il pianeta rosso (Russia?). In questo senso “C’è vita su Marte?” potrebbe essere una metafora per chiedere se vale la pena vivere sotto l’oppressione di un regime, di qualunque colore esso sia.


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